martedì 11 ottobre 2011

Blue... not only Blue


Il progetto di Jarman su Blue era di certo più palpabile dopo che egli aveva ultimato The Garden e stava lanciando Edoardo II. Un breve preambolo ad introdursi in questo profondo ed abissale universo. Il blu può darti giramenti di testa, nausea, o ipnotizzarti, dipende dalla tua capacità sensoriale o dall´attitudine alla perdita di visibilità. Potresti dire che stai guardando l´oceano, il cielo, o l´interno delle tue palpebre. Il regista Derek Jarman, ammalato di AIDS sta morendo: la sua voce sembra assumere il valore di una sorta di testamento spirituale e di documento del suo modo di affrontare l´ultimo tratto della sua parabola esistenziale. Rivivono in queste memorie sonore, alternate a brani di musica vocale e strumentale, l´avanzare inesorabile del male, il tormento della retina che si sta distaccando e della visione deformata, lo squallore della degenza in ospedale, le trafitture della flebo, il ricordo degli amici morti per la terribile malattia prima di lui. Il tutto immerso in questo blu, in cui gallegginao ricordi, amarezze, gioie trascorse e rimpianti del cineasta. Un excursus sulla pazzia di Van Gogh lo trascina in una lunga disquisizione sul giallo, il colore preferito dal pittore suicida, confrontato con l´amato blu, che a poco a poco sembra assurgere ai colori ossessivi di una soglia iniziatica che porta al di là.

Following, il Nolan degli esordi


Uno splendido bianco e nero che coniuga l´espressionismo classico al linguaggio estetico Dogma di Von Trier sottolinea le avventure di uno squattrinato giovane scrittore che cerca di trovare l´ispirazione perduta pedinando degli sconosciuti. La voglia di carpire i segreti più reconditi delle persone lo porta a seguire un soggetto fatale. Un ladro che lo fa sprofondare nel crimine fino a trasformarlo in un assassino. E non poteva ovviamente mancare un dark lady nel senso più classico del termine. Un noir postmoderno che lancia l´astro di Christopher Nolan e vuole essere uno spunto di riflessione su uno dei concetti più banali dell´esistenza umana: niente è ciò che sembra. Sebbene sia ovvio come precetto, molti ne cadono spesso vittima... lo spettatore tra questi. Following non puó mancare nella videoteca degli ultimi vent'anni

Ma ci siamo mai amati?


Dopo gli anni feroci ed insanguinati denominati di "piombo" un tentativo di far dialogare intellettuali di sinistra e destra. Il ritorno in libreria di "C´eravamo tanto a(r)mati" segna un punto a favore dell´ormai stantia e stitica produzione saggistica italiana. Un volume che riporta una lunga conversazione fra Veneziani, Cacciari, Mughini e Malgieri, sulle impressioni e la weltanschauung che hanno affascinato i militanti di sponde opposte , forse mossi da una comune critica a quella che una volta si chiamava società piccolo borghese. Ma dove ha portato quel tentativo di tanti giovani di sfidare il cielo e le convenzioni, dopo sangue, odio e rancori postumi? Si è ottenebrato nel riflusso e nel consumismo di fine millennio, o continua ad essere vivo? E soprattutto esiste al di là di una spiritualità misticheggiante di stampo evoliano la voglia di destra di confrontarsi con la cultura e non soltanto con l´azione. Oggi, a distanza di anni pare la fotografia sbiadita di un´epoca anagraficamente distante anni luce, ma forse chiarezza su uno dei periodi più oscuri della recente storia italiana va ancora fatto.

Retromania... il fascino irresistibile del vintage culturale


Simon Reynolds è semplicemente uno dei più grandi critici musicali rock di ogni tempo e con Retromania dimostra di essere anche un acuto conoscitore di tutti i media, dal cinema all´arte, passando per la moda ed il costume. Un saggio affascinante sulla tendenza e sulla seduzione esercitato dal passato, meglio forse chiamarlo in questa situazione, vintage sulle giovani generazioni. Mi sembra , tra le pagine, di ripercorrere in fretta la mia giovinezza, il richiamo irresistibile delle band e degli stili di vita che anagraficamente non ho potuto vivere , ma che tanto avrei desiderato. Nell´epoca del digitale e della frammentazione delle informazioni un testo che, nonostante la mole, scorre rapidamente , forse con un certo pessimismo di fondo. Ma credo che lo sguardo indietro dovremo sempre rivolgerlo. Che manchi nel presente l´originalità?

Comunque l´invito è correre in libreria e divorare subito questo libro, sperando che non manchi la voglia del contatto fisico con la pagina ...